Il radiometro di Crookes è costituito da un bulbo di vetro da cui l’aria è stata in gran parte rimossa, per formare un vuoto parziale. All’interno del bulbo, realizzato in vetro, si trova uno spillo metallico montato perfettamente in posizione verticale, sulla punta tramite un piccolissimo sostegno mobile in vetro a bassissimo attrito è montato un rotore metallico che ospita quattro palette metalliche leggerissime di mica montate in verticale. Le palette sono lucidate a specchio e verniciate in color argento su un lato, e nere sull’altro. Se esposto alla luce del sole o alla luce artificiale, le palette cominciano a ruotare in modo che il nero segua quella argento. In altre parole è come se venisse esercitata una pressione maggiore sulla faccia nera che su quella argentata che è esattamente l’opposto di quello che Crookes si aspettava. In realtà l’esperimento non prova la pressione di radiazione della luce, ma nell’ampolla vi è una minima quantità di gas residuo. Il radiometro di Crookes, fornisce, una misura dell’intensità della radiazione elettromagnetica. Non necessita di batterie in quanto la sola luce basta a far girare le palette. la luce intensa le farà girare vorticosamente. Modello doppio con due radiometri sovrapposti, diametro 60 mm. Lo strumento è realizzato partendo da un blocco unico di vetro fuso e non presenta né saldature né incollaggi.