L’Ottica Turi vanta un’esperienza nel settore ormai centenaria. La data di apertura del negozio dell’ottica Turi risale al 1870 ma la storia degli ottici Turi, eclettici artigiani dalle molteplici capacità, risale assai più indietro.

Pietro Turi, uomo di versatile ingegno, nato nel 1823, all’età di vent’anni grazie ad un singolare episodio, nel quale mise a frutto tutto il suo ingegno, gli valse la fama di uomo intelligente e capace. La voce del suo talento giunse al dottor Agostino Sbertoli, fondatore della clinica psichiatrica di Collegigliato presso Pistoia che lo incaricò di eseguire delicati apparecchi per i suoi studi. Da qui i sui primi contatti con l’ottica e gli occhiali. A causa di alcune vicissitudini nel corso degli anni Pietro Turi si trasferì a Torino, dove lavorò come assistente di fisica al liceo. Qui il professore di fisica Dacamì, mal sopportando l’inconveniente di dover continuamente cambiare gli occhiali per vedere vicino e lontano, incaricò Pietro di escogitare un sistema per ovviare a questa noiosa operazione.

Pietro Turi accettò l’incarico e ideò e poi costruì gli occhiali bifocali di due pezzi con lenti attestate. Per la sua semplicità e modestia non dette importanza a questa invenzione, pochi anni dopo iniziarono a diffondersi dall’Inghilterra occhiali simili al suo. Solo nel 1870 Pietro Turi ritornò a Pistoia dove con il figlio aprì il suo negozio e vi lavorò fino al 1930.

Da allora l’attività passa di generazione in generazione, sempre con impegno continuo.